Ambiente

Mettiamoci una mano sul cuore, non spegniamo la natura delle splendide Orche

Non c'e bellezza nel rubare loro la dignità di una vita libera

Non c’e bellezza nel vedere enormi orche rinchiuse in un parco divertimenti marino. Enormi cetacei che abitualmente trascorrono la loro giornata nuotando per una media di 200 km al giorno. Non c’e bellezza nel rubare loro la dignità di una vita libera, nel rubare i figli alle loro madri per spedirli nei parchi marini.

Quella delle orche è una società matriarcale, sono gli esemplari femmine la parte centrale della vita delle orche. I maschi non si staccano dalla madre per tutta la vita, sono creature estremamente intelligenti, la risonanza magnetica effettuata ad un orca del sea-world di Orlando, ce ne da la conferma, il loro cervello possiede una parte annessa alle emozioni che nessun mammifero, a parte i delfini ed altri cetacei, possiede. Neanche l’essere umano. Basti pensare che ogni branco di orche ha un suo linguaggio, paragonabile a più di centinaia di varietà di dialetti. Conosciute e rispettate da secoli dai popoli del nord, le orche non hanno mai aggredito l’uomo se in natura. Ma la situazione cambia se vivono in cattività! Non mi sembra difficile capire, che questi animali ci abbiamo varie volte nella storia comunicato attraverso i loro assassini verso gli istruttori che non hanno intenzione di vivere la loro vita in una vasca da 30 metri! I primi tragici incidenti avvennero piu di 20 anni fa.

A causa della non  corretta divulgazione delle notizie gli aspiranti addestratori di cetacei non sapevano che se ami davvero questi animali non insegni loro a salutare il pubblico con la pinna, alimentando la macchina dei soldi ma invece dedichi la tua vita a studiandole e rispettandole, a partire dal rispetto per i mari. Ma con la moderna tecnologia che permette una corretta divulgazione, perché i parchi a tema marino sono pieni di genitori che ci portano i figli? La mia domanda nasce naturalmente dal mio orrore nel vedere gli acquari ancora pieni di visitatori. Forse  perché i parchi marini vogliono raccontarci, per esempio che le orche in natura vivono 25-30 anni! Quando in realtà arrivano a 100 anni! Magari, non vi sorge il dubbio che ve lo dicano solo per giustificare la  prigionia esercitata su questi animali? Solo per farvi capire che al seaworld li trattano con le cure veterinarie e quindi stanno meglio? Non vi e mai passato per la mente che ve lo dicano solo per soldi vero? Ma e ovvio! Nessuno vuole vedere la realta! L’importante e andare allo spettacolo con le luci e la musica ad applaudire all’innaturalezza di un delfino o un orca che salta per prendere una palla. Ma i veri prigionieri non dovrebbero essere degli animali che non hanno commesso crimini, semmai gli umani, per non aver trattato con rispetto degli animali, che hanno addirittura un pezzo di cervello in più di loro!

Concludo affermando ancora una volta che al giorno d’oggi i genitori non hanno scuse come dire “non lo sapevo”. Se state leggendo questo mio post, allora internet ce lo avete, ed invece di usarlo per acquistare i biglietti dell’acquario, dovreste utilizzarlo per mostrare dei documentari ai vostri figli, per fare vedere loro come questi splendidi animali vivono in natura, e di rispettarli dove sono e rispettare l’oceano. In questo modo avrete educato i vostri figli, rendendo quel che rimane della natura un posto sacro, da rispettare e da preservare per le nostre generazioni future! Semplicemente un atto di generosità verso il prossimo, cosa che forse sono capaci di fare più gli animali che gli uomini!

Film consigliati:

-blackfish

-the cove

Matilde Vettorato

Show More